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    Ortopedico Specialista in Chirurgia e in Ricostruzione Biologica Articolare

 

LESIONI OSTEOCARTILAGINEE

Lesione cartilagine ginocchio: trapianto osteocondrale e scaffold. Dr. Iacono: Milano Humanitas, Bologna, Cosenza

La cartilagine è un tessuto connettivo molto elastico e flessibile, di colore bianco, che riveste le estremità delle ossa con la funzione di proteggere le articolazioni dagli attriti che si sviluppano durante i movimenti.

Una lesione della cartilagine consiste nella rottura di una parte della cartilagine articolare, che può estendersi anche all’osso sottostante Quando la lesione interessa soltanto la cartilagine si parla di lesioni condrali, se la lesione interessa sia la cartilagine sia l’osso sottostante, si parla di lesioni osteocondrali (osteocartilaginea).

Per tale motivo attualmente non esiste un unico approccio chirurgico che permetta di trattare tutti i tipi di difetto osteocondrale. Obiettivo dell’attività di ricerca (di base e clinica) e delle nuove tecniche chirurgiche è mirare a ripristinare un mantello cartilagineo articolare con caratteristiche biologiche e morfo-funzionali sempre più analoghe a quelle della cartilagine nativa. Esistono, pertanto, differenti possibilità chirurgiche, che saranno considerate per ciascun paziente.


Il TRAPIANTO OSTEOCONDRALE AUTOLOGO

Consiste nel prelievo di tessuto osteocartilagineo da una regione di non carico della stessa articolazione (ad esempio il margine mediale o laterale della troclea femorale del ginocchio) ed il successivo impianto dello stesso nella sede della lesione osteocondrale. É una tecnica con buoni risultati clinici, sia a medio che a lungo termine. 

Limite di tale metodica sono la modesta disponibilità del materiale che ne limita l’utilizzo a lesioni di piccole dimensioni e la mobilità del sito donatore.

Per tale motivo, negli ultimi anni nelle lesioni di maggiori dimensioni utilizziamo gli SCAFFOLD BIOMIMETICI, in cui lo scaffold è “un’impalcatura” in grado di promuovere la neo-formazione di tessuto cartilagineo e di tessuto osseo sub-condrale.


IMPIANTO DELLO SCAFFOLD (Maioregen, AGIL-C o Cartiheal)

"Scaffold" è un termine della lingua inglese che significa "impalcatura": in medicina rigenerativa uno scaffold è appunto un supporto, composto di materiali bioingegnerizzati, che viene fornito alla rigenerazione dei tessuti. Questo genere di dispositivi è utilizzato, in diverse forme, in varie branche della medicina, tra cui l'ortopedia. Può essere usato in  associazione a svariati fattori di crescita o cellule a seconda del tessuto che si mira a ricostruire.

Una volta asportato il tessuto danneggiato e posizionato il dispositivo in sala operatoria, sono le stesse cellule staminali provenienti dal sangue del paziente a permeare lo scaffold e, nel tempo, a riparare la lesione con tessuto differenziato.
Dopo l’intervento, il paziente cammina con l’ uso di due stampelle ed un carico sfiorato per 1 mese, inizia la mobilizzazione del ginocchio dopo 3-5 giorni.

MAIOREGEN
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Quando mi ricovero? Quanti giorni resterò in ospedale?

Il ricovero avverrà lo stesso giorno dell’intervento. Il giorno precedente l’intervento, sarà necessario un pre-ricovero, in cui verrà sottoposto a tutti gli esami di preparazione, a una visita anestesiologica e a una valutazione di tutti i possibili problemi in vista dell’intervento. Una volta operato, sarà accompagnato in camera. Il ginocchio, dopo la medicazione con cerotto, sarà fasciato con un bendaggio elastico e su di esso potrà essere posizionato del ghiaccio. Il ricovero, compreso il giorno dell’intervento, dura 2 giorni (1 notte in ospedale).

Quali esami devo fare prima dell’intervento?

Una Risonanza Magnetica permette di valutare danni a legamenti, tendini e cartilagine. Una Radiografia nelle due proiezioni standard e una proiezione anteroposteriore sotto carico su lastra lunga è utile per valutare l’asse dell’arto inferiore, eventuali frammenti ossei, artrosi.

Dovrò usare un tutore?

Il tutore normalmente viene portato per 4 settimane, ma dopo 15 giorni viene rimosso due volte al giorno per eseguire esercizi di mobilizzazione.

Per quanto tempo dovrò portare le stampelle?

In media 4 settimane sono sufficienti. Quando il paziente tende a camminare con il ginocchio flesso, è necessario usarle 1-2 settimane in più, fino, cioè, a ripresa completa di una corretta deambulazione.

Quando mi saranno tolti i punti? Quando potrò bagnare la ferita?

I punti di sutura sono rimossi circa dopo 15 giorni dall'intervento. Quando la ferita è ben chiusa, di solito 15 giorni dopo l’intervento, la ferità può essere bagnata. Comunque dopo l’intervento è possibile fare la doccia, purchè venga coperta la ferita con qualcosa di impermeabile (anche il comune domopack usato per gli alimenti).

Quanto dura il programma riabilitativo?

Il programma di riabilitazione dura di solito 6 mesi, dopo i quali il paziente può tornare a praticare normalmente la sua attività sportiva. Dovrà poi continuare, comunque, gli esercizi per mantenere il tono muscolare.

Quando potrò riprendere le mie attività quotidiane?

Di solito sono necessarie 4-6 settimane, quando saranno abbandonate le stampelle e sarà in grado di camminare correttamente. La guida dell’auto è possibile dopo un mese.

Quando posso ritornare a fare sport?

I tempi di recupero variano da individuo a individuo. Comunque, in linea di massima, si può ritornare a correre e giocare a calcio dopo 8 mesi dall’intervento.

Quali complicanze possono verificarsi?

La complicanza più temibile è l’infezione anche se il rischio è molto basso e la tromboflebite dell’arto operato. A scopo preventivo sarà, comunque, eseguita la profilassi antibiota e anticoagulante.

Dovrò fare dei controlli dopo l’intervento?

Sì, è meglio farsi rivedere dal chirurgo operatore dopo 30 giorni e prima dellla ripresa dell’attività sportiva, che di solito avviene dopo il quarto mese. Controlli intermedi a discrezione del chirurgo operatore.

Per ulteriori info, vai alla sezione "Contatti" del sito web.

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