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    Ortopedico Specialista in Chirurgia e in Ricostruzione Biologica Articolare

PROTESI MONOCOMPARTIMENTALE

La protesi monocompartimentale è utilizzata nei casi in cui l’artrosi interessi uno dei tre comparti che compongono l’articolazione del ginocchio. Due compartimenti , mediale e laterale, sono formati dalla parte inferiore del femore e da quella superiore della tibia, il terzo compartimento, femoro-rotuleo, è formato dalla rotula e dalla parte anteriore del femore, chiamata troclea. Il compartimento mediale è quello più frequentemente colpito nel caso di una degenerazione artrosica monocompartimentale.


La protesi monocompartimentale è una protesi di superficie, costituita da una componente metallica di rivestimento femorale che rispetta il più possibile la forma e la dimensione del condilo femorale originale e da uno spessore tibiale completamente in polietilene o metallo e polietilene, che rispetta la dimensione e la forma del piatto tibiale usurato. É utilizzata con successo da vari decenni con risultati clinico-funzionali molto soddifacenti e paragonabili ai risultati delle protesi totali.

Tale intervento è indicato:

  • in pazienti relativamente giovani, di età maggiore di 60 anni, con attività lavorativa e recreativa moderata, non obesi, con deformità dell’asse dell’arto non superiore a 15°, flessione maggiore di 90°, legamento crociato anteriore integro;
  • in pazienti over 75 anni, specialmente in presenza di patologie generali che non consentono l’utilizzo della protesi totale;
  • in casi selezionati post-traumatici può essere utilizzata anche in pazienti di età inferiore ai 60 anni ed essere associata alla ricostruzione del Legamento Crociato Anteriore (LCA). L'operazione è indicata anche nei pazienti con osteonecrosi del condilo femorale.

Vuoi approfondire anche la tematica riguardante la protesi totale al ginocchio? Allora clicca qui.


Quali sono I vantaggi della protesi monocompartimentale?

La protesi parziale del ginocchio offre molti vantaggi:
  • la conservazione dei legamenti crociati del ginocchio;
  • viene eseguita con tecnica mini-invasiva, che permette
    - una ridotta incisione della pelle;
    - una minor perdita ematica durante l’intervento;
    - un minor dolore post-operatorio;
    - un basso rischio di infezione;
    - una riabilitazione veloce
    - una breve degenza in ospedale
  • la possibilità di ritornare a tecniche convenzionali (eventuale conversione in protesi totale nel caso, seppur remoto, di fallimento).

Tornerò come prima?

È molto importante sapere che i principali benefici dell’intervento sono la totale scomparsa del dolore, o una sua drastica riduzione ed il miglioramento della funzione articolare del ginocchio. A differenza della protesi totale, non si ha una correzione dell’asse della gamba, cioè non si mette la gamba “dritta” ma viene ripristinato l’asse fisiologico preoperatorio dell’arto inferiore: un ginocchio varo rimane tale alla fine dell’intervento!

Il risultato finale è migliore rispetto alla protesi totale?

In entrambi i casi lo scopo dell’intervento è eliminare il dolore e dare una buona funzione al ginocchio. Nel caso della protesi parziale, non venendo modificati i legamenti e non venendo sostituiti i compartimenti sani, viene rispettata molto l’anatomia e la cinematica articolare, per cui il ginocchio si muove in maniera simile ad un ginocchio integro. Con il tempo il paziente “dimentica” di avere una parte del ginocchio di metallo.

Quando inizio la riabilitazione?

Con il cosiddetto protocollo “fast track” la sera stessa dell’intervento inizierà la mobilizzazione e sarà possibile alzarsi con 2 stampelle, il dolore sarà minimo. Di solito la ripresa è più rapida rispetto ad un intervento di protesi totale.

Dopo l’intervento, quando posso riprendere la mia vita normale?

Dopo 1 mese si lasciano le stampelle, si può guidare l’auto, si può camminare progressivamente per tempi più lunghi e riprendere il lavoro, purchè sia possibile alternare le posizioni seduta ed eretta e non sia un’attività pesante. Comunque, sono necessari 6-8 mesi prima di stare “completamente bene”.

Posso fare sport dopo la protesi?

L’attività eccessiva o il sovrappeso possono accelerare il normale processo di usura e rendere necessario un intervento di sostituzione delle parti usurate. Pertanto, la maggior parte dei chirurghi sconsigliano attività come la corsa, il jogging, saltare o altri sport ad alto impatto.

Quando mi ricovero? Quanti giorni resterò in ospedale?

Il ricovero avverrà lo stesso giorno dell’intervento. Sarà necessario un pre-ricovero, in cui verrà sottoposto a tutti gli esami di preparazione, a una visita anestesiologica e a una valutazione di tutti i possibili problemi in vista dell’intervento. Dopo l’accettazione e le pratiche del ricovero, sarà accompagnato in camera e preparato per l’intervento. Una volta operato, sarà accompagnato in camera subito dopo la radiografia di controllo post-operatoria o rimarrà in osservazione nella cosiddetta “recovery room” per almeno due ore, aspettando che finiscano gli effetti dell’anestesia. Il ginocchio, dopo la medicazione con cerotto, sarà fasciato con un bendaggio elastico e su di esso potrà essere posizionato del ghiaccio. Il ricovero, compreso il giorno dell’intervento, dura 4 giorni (3 notti in ospedale).

Quali complicanze possono verificarsi?

La complicanza più temibile è l’infezione anche se il rischio che ciò avvenga è inferiore nei casi di protesi monocompartimentali rispetto alle protesi totali del ginocchio e la tromboflebite dell’arto operato. A scopo preventivo sarà, comunque, eseguita la profilassi antibiota e anticoagulante.

Se fallisce, posso cambiarla con una protesi totale?

Uno degli indiscutibili vantaggi della protesi monocompartimentale è la possibilità, qualora fosse necessario, di convertirla in protesi totale, utilizzando un modello di protesi primario, che cioè viene utilizzato nel primo impianto.

A chi desiderasse contattarmi per una visita, consiglio di visitare la sezione Contatti.

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