Il trattamento è chirurgico, perché il menisco è scarsamente vascolarizzato e, perciò, non è in grado di cicatrizzare la sua lesione. Solo la parte vicino alla capsula è vascolarizzata, mentre le porzioni più lontane dalla capsula ricevono nutrimento dal liquido sinoviale. Questo è il motivo per cui solo in questi casi è possibile eseguire una sutura del menisco.
Nei casi in cui la lesione interessi la maggior parte del menisco e questo venga asportato in toto o in gran parte, un possibile trattamento è costituito dalla sostituzione del menisco asportato con un menisco di banca da donatore (come succede nei trapianti di organo) o con gli scaffold bioingegnerizzati.
Nel caso di lesioni che interessino il corno posteriore ed il corpo del menisco, preferiamo utilizzare gli Scaffold Bioingegnerizzati. Lo scaffold da noi utilizzato è l’Actifit™ (Orteq). Si tratta di un nuovo menisco artificiale biodegradabile a struttura porosa a base di poliuretano, caratterizzato da buone proprietà di resistenza meccanica, biocompatibilità e biodegradabilità. I segmenti di poliuretano sono di piccole dimensioni cosicché sono integrati nel tessuto o degradati secondo processi sicuri e non dannosi per l’organismo.
L’intervento, eseguito completamente in artroscopia, consiste nell’asportare la parte di menisco lesionato, inserire lo scaffold all’interno dell’articolazione e suturarlo sul muro meniscale residuo.
Dopo l’intervento di sostituzione meniscale, il paziente usa un tutore per 1 mese, cammina con l’uso di due stampelle ed un carico sfiorato per 1 mese, inizia la mobilizzazione del ginocchio dopo 15 giorni. Il ricovero in ospedale è di 2-3 giorni.
Ci sono numerosi studi in letteratura che hanno dimostrato che l’asportazione artroscopica della porzione meniscale rotta non conduce necessariamente all’artrosi, se il ginocchio è stabile. Diversamente nel caso di un ginocchio instabile con lesione del legamento crociato, in cui la meniscectomia aumenta l’instabilità, che causa con il tempo unausura articolare. crociato anteriore la meniscectomia, aggravando l’instabilità articolare, è causa inevitabile di un'artrosi. A tal proposito, leggi l'approfondimento sull'artrosi di ginocchio (o gonartrosi).
I tempi di recupero variano da individuo a individuo e sono diversi dopo un intervento sul menisco mediale o laterale, solitamente più lento e lungo in quest’ultimo. Comunque, in linea di massima, si può ritornare a correre e giocare a calcio dopo tre-quattro settimane dopo l’intervento.
A chi fosse interessato, consiglio inoltre la lettura del mio articolo sul primo intervento al mondo realizzato con una protesi in 3D al ginocchio.
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Dr. Francesco Iacono (Humanitas Milano - Rozzano, Casa Toniolo Bologna, Centro Ruffolo Cosenza)